Il Piccolo Teatro a Palma di Maiorca espone i segreti del successo dell’Opera al cinema

Il Piccolo Teatro don Bosco di Padova ha partecipato il 6 e 7 aprile scorsi a Palma di Maiorca al “Mallorca Arts on Screen“, giornate professionali sui contenuti alternativi al cinema.
L’organizzazione ha fortemente voluto la partecipazione della sala padovana, assieme a!l cinema Van Dyck di Salamanca e alla sala Budapest film della capitale ungherese, nella sessione in cui le tre realtà sono state chiamate ad esporre a colleghi ed operatori del settore europei, come si possano raggiungere gli incredibili numeri che il Piccolo Teatro raggiunge tuttora nel settore dei contenuti alternativi, in primis l’opera lirica, ma anche arte e balletto, proiettati sul grande schermo, tipologia di intrattenimento che ormai ha preso piede anche in Italia.
Il Piccolo è stato quindi indicato come una delle sale componenti del “club 150+”, cioè delle sale con una media superiore ai 150 spettatori: attualmente il Piccolo ha una media di circa 240, ed interagisce con tutti i maggiori circuiti internazionali (Rising Alternative per le realizzazioni dell’Opera di Parlare e Liceu di Barcellona, Rai Com per la Scala ed altre produzioni italiane, Nexo per la Royal Opera House di Londra, QMI Stardust per il Metropolitan di New York) i quali hanno nel Piccolo un interlocutore privilegiato.
I “segreti” del come riuscire a raggiungere tali risultati, sono stati esposti dal Piccolo ad una platea di oltre 60 operatori del settore di tutta Europa, con l’intervento del vice Presidente Massimo Salasnich, programmatore, assieme a Luciano Fornasiero, della stagione lirica.
Sono stati evidenziati:
– la particolare natura della sala: l’essere una  “Sala della Comunità” – peculiarità italiana – di proprietà di ente religioso, nel caso del Piccolo Teatro i salesiani, e il fatto di essere totalmente gestito da appassionati volontari, oggi operativi in circa 60 unità, compresi consiglio direttivo e amministratore;
– il coinvolgimento degli spettatori, sempre più fidelizzati, nel farli sentire “a casa” e coccolati;
– un massiccio investimento pubblicitario e promozionale per ogni titolo, come se si trattasse di un evento effetivo che si realizzasse sul palcoscenicodl del Piccolo, ed autonoma realizzazione grafica per dar maggior risalto ai contenuti;
– la sottoscrizione di più  di cento abbonamenti;
– la “contaminazione” tra pubblico dei vari generi di spettacolo;
Ma anche i balletti e i documentari girati nei musei riscuotono successo, così come nella stagione in corso “Loving Vincent” ha sbaragliato il campo, tanto da essere riproposto più volte a distanza di settimane, con la sala sempre gremita.
Non da meno gli eventi pop-rock – i concerti evento dei Pooh e di Vasco Rossi solo per citarne alcuni – hanno trovato una buona audience al Piccolo.
Ma sono questi elementi tutti insieme, trovata la giusta alchimia, a continuare a dare risultati da quasi dieci anni, cioè dall’adozione del primo proiettore digitale al Piccolo.
Al termine del  convegno è stato suggellato il gemellaggio tra Piccolo Teatro Don Bosco di Padova e cinema Van Dyck di Salamanca, tra cui cui sono emerse molte affinità operative e strategiche, soprattutto nel campo dell’opera lirica.

In chiusura sabato 7 aprile c’è stata poi la cerimonia di premiazione della prima edizione dei Premi Festival Mallorca Arts on Screen (MAS).

Il Piccolo Teatro,  con altre sale europee che si distinguono per la loro programmazione culturale ed i numeri di affluenza, qualche settimana fa aveva partecipato alla redazione di una prima selezione di titoli tra quelli proiettati nelle rispettive programmazioni nel 2017: si è giunti ad una lista delle migliori produzioni, con vere e proprie nominations. Una giuria composta da esperti e professionisti ha poi stilato la classifica di ogni sezione, dichiarando vincitori:
opera lirica: Andrea Chénier, Teatro a Scala di Milano (Rai Com);
arte: Hokusai 
(The British Museum);
danza: Le Corsaire, Bolshoi  Mosca (Pathé Live);
teatro: Cyrano de Bergerac, Comédie Française (Pathé Live).

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